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Scopri gli Habitat di interesse comunitario

Ai sensi della Direttiva Habitat (92/43/CEE), si definiscono habitat naturali quelle zone terrestri o acquatiche che si distinguono in base alle loro caratteristiche geografiche, abiotiche e biotiche, interamente naturali o seminaturali. In particolare, sono considerati habitat di interesse comunitario quegli habitat naturali, indicati nell'allegato I, che, nel territorio dell'Unione europea, alternativamente: 

  1. rischiano di scomparire nella loro area di distribuzione naturale; 
  2. hanno un'area di distribuzione naturale ridotta a seguito della loro regressione o per il fatto che la loro area è intrinsecamente ridotta;
  3. costituiscono esempi notevoli di caratteristiche tipiche di una delle regioni biogeografiche alpina, atlantica, continentale, macaronesica e mediterranea.

Tra questi, esiste una categoria definita prioritaria (*), che individua tipi di habitat naturali che rischiano di scomparire e per la cui conservazione l'Unione europea ha una responsabilità particolare, a causa dell'importanza della loro area di distribuzione naturale. Facendo riferimento all’elenco degli habitat di interesse comunitario indicati nell’All. I della Direttiva Habitat, si riportano di seguito quelli rinvenuti, codificati e cartografati all’interno dei Siti del Parco Nazionale.

Clicca qui invece per vedere direttamente su webgis la carta degli habitat Natura 2000 del territorio del Parco.
 

 

HABITAT  DESCRIZIONE DELL'HABITAT
3130  Acque stagnanti, da oligotrofe a mesotrofe, con vegetazione dei Littorelletea uniflorae e/o degli Isoëto-Nanojuncetea

3140

3150

 Acque oligo-mesotrofiche calcaree con vegetazione bentonica a Chara spp.
 
Laghi eutrofici naturali con vegetazione del Magnopotamoin o Hydrocharition
3240  Fiumi alpini e loro vegetazione riparia legnosa a Salix elaeagnos
4030  Lande secche (tutti i sottotipi)
4060  Lande alpine e subalpine
5130  Formazioni di Juniperus communis su lande o prati calcicoli

6110*

Formazioni erbose rupicole calcicole o basofile dell'Alysso-Sedion albii
 6210*  Formazioni erbose secche seminaturali e facies coperte da cespugli su substrato calcareo (Festuco-Brometalia) (prioritario in caso di stupenda fioritura di orchidee)
 6220*  Percorsi substeppici di graminacee e piante annue dei Thero-Brachypodietea
 6230*  Formazioni erbose a Nardus, ricche di specie, su substrato siliceo delle zone montane

6410

6430

 Praterie con Molinia su terreni calcarei, torbosi o argilloso-limosi (Molinion caeruleae)

 Bordure planiziali, montane e alpine di megaforbie igrofile

6510  Praterie magre da fieno a bassa altitudine (Alopecurus pratensis, Sanguisorba officinalis)
 7220*  Sorgenti pietrificanti con formazione di travertino (Cratoneurion)

8210

8220

 Pareti rocciose calcaree con vegetazione casmofitica

Pareti rocciose silicee con vegetazione casmofitica

8230  Rocce silicee con vegetazione pioniera del Sedo-Scleranthion o del Sedo albi-Veronicion dillenii
8310  Grotte non ancora sfruttate a livello turistico
9110  Faggete del Luzulo-Fagion
9130  Faggete dell'Asperulo-Fagetum
 9180*  Foreste di versanti, valloni e ghiaioni del Tilio-Acerion
 91E0*  Foreste alluvionali di Alnus glutinosa e Fraxinus excelsior (Alno-Padion, Alnion incanae, Salicion albae)

91L0

91M0

 Querceti di rovere illirici (Erythronio-Carpinion)

Foreste Pannonico-Balcaniche di cerro e rovere

 9210*  Faggete appenniniche a Taxus e Ilex
 9220*  Faggete appenniniche con Abies alba e faggete con Abies nebrodensis
9260  Foreste di Castanea sativa
92A0  Foreste a galleria di Salix alba e Populus alba
9340  Foreste di Quercus ilex e di Quercus rotundifolia
   
 
La tabella elenca 30 habitat di interesse comunitario, di cui 9 prioritari, organizzati in sette macrotipologie ambientali, delle nove riportate nell'All.I della Dir. Habitat. Ogni habitat è individuato da un codice, definito "Codice Natura 2000", che è composto da 4 cifre: oguna, a partire dalla prima, individua a cascata una serie di classi gerarchiche che caratterizzano l'habitat in modo sempre più dettagliato.
Come si può notare dalla tabella, l'ultima tipologia domina sulle altre, sia per numero di habitat (ben dieci, di cui quattro prioritari), sia per estensione (copertura in percentuale dei Siti). Il dato è piuttosto scontato, se si considera la natura forestale del Parco, ma è di fatto un'ulteriore conferma del valore di queste foreste, prevalentemente faggete, considerate tra le meglio conservate d'Europa. Il vero dato interessante, quindi, è quello legato alla presenza delle aree aperte, quali praterie, pascoli, parti-pascoli e arbusteti, che assumono un ruolo fondamentale sia come elemento si diversificazione paesaggistico-ambientale, sia come sorgente di vita per numerose specie animali e vegetali. Queste tipologie di ambienti, in particolare quelli legati a pratiche agro-pastorali tradizionali, sono la testimonianza di un antico presidio dell'uomo sul territorio, che le ha mantenute nel tempo e che a causa dello spopolamento della montagna dal secondo dopo guerra, si sono contratte fortemente e impoverire. Per questo, l'Ente parco, sta provvedendo ad attivare delle misure di gestione attiva, per la salvaguardia di alcune di quelle aree dove esiste ancora una presenza dell'uomo sul territorio.

Per maggiori informazioni sulla classificazione degli habitat, consultarare:

Manuale europeo di interpretazione habitat (PDF)
Manuale nazionale di interpretazione habitat
 

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