Fin dal primo momento il Parco Nazionale ha voluto che il progetto di Oltreterra relativo alle mense scolastiche divenisse prioritario.
Un percorso complesso, sicuramente strategico per la sua capacità di essere virtuoso, grazie alla possibilità di generare nuova economia locale attraverso le aziende agricole presenti nei Comuni del Parco e per la possibilità di promuovere l’educazione ambientale e alimentare dentro le scuole interessando quelle persone (genitori, operatori, insegnanti) che ruotano attorno a questo importante spazio di formazione e cultura.
A seguito dell’indagine, condotta nel 2015 dall'ufficio educazione di Slow Food, sulle mense nei comuni del Parco il territorio è stato suddiviso in sei aree, alcune delle quali comprensono oltre ai comuni del Parco altri comuni limitrofi che hanno aderito al progetto:
- Area 1 Poppi - Pratovecchio-Stia;
- Area 2 Santa Sofia - Premilcuore - Galeata - Civitella e Cusercoli
- Area 3 Bagno di Romagna;
- Area 4 Bibbiena - Chiusi della Verna;
- Area 5 Portico e San Benedetto - Tredozio - Rocca San Casciano;
- Area 6 San Godenzo - Londa.
Per queste sei aree si è elaborata una proposta di formazione volta a rimarcare la funzione educativa della mensa scolastica.
Gli obiettivi del percorso formativo proposto mirano a:
• incentivare la consapevolezza del rapporto cibo-salute al fine di creare la necessaria coscienza sull’importanza del cibo;
• favorire l’adozione di corretti comportamenti alimentari, soprattutto attraverso la conoscenza e il consumo di prodotti agroalimentari di qualità, ottenuti nel rispetto dell’ambiente e legati alla tradizione e alla cultura del territorio;
• promuovere la conoscenza del sistema agroalimentare mediante la comprensione delle relazioni esistenti tra sistemi produttivi, distributivi, consumi alimentari e ambiente nell’era della comunicazione;
• promuovere la trasversalità dell’educazione alimentare affrontandone gli aspetti storici, scientifici, geografici, culturali, antropologici, sociali e psicologici grazie ad un corretto rapporto con il cibo quotidiano.
Si è quindi predisposta una progettazione didattica per favorire la creazione di una comunità dell’apprendimento legata alle mense scolastiche. Una comunità composta da genitori, nonni, cuochi, personale di sala, amministratori comunali che sono istituzionalmente collegati a questi servizi. A tutti questi attori è rivolto il progetto educativo suddiviso in tre diversi moduli.
Considerato il vasto territorio interessato da questa nascente “Comunità di scuole/mense del Parco”, e le risorse umane in grado di essere messe a disposizione da Slow Food, si ipotizza di sviluppare il progetto su 2 anni, valutando la possibilità di attivare il percorso formativo in maniera differenziata sul territorio a seconda delle diverse esigenze avanzate dalle amministrazioni e dall’Ente Parco stesso.
Nel primo anno di attività, con inizio a ottobre 2016, il programma interesserà tre aree (1- 2- 3) e si svolgerà indicativamente con le seguenti tempistiche: primo modulo da ottobre a dicembre; secondo modulo da gennaio a marzo; terzo modulo ad aprile.
La cadenza degli appuntamenti sarà mensile con un impegno di partecipazione di: 2 incontri in plenaria, 5 incontri per gli insegnanti e 3 incontri con la comunità di genitori e soggetti coinvolti nel servizio: cuochi, tecnici, amministratori comunali.