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Rifugio Casa Ponte (F. Lemma)

News del 9/03/2017

Ripartono con nuovi gestori i rifugi escursionisti Pian di Rocchi e Casa Ponte, entrambi affidati alla Cooperativa Sociale Fare del Bene a partire dal 2016. Le due strutture saranno protagoniste del rilancio del progetto "Da Rifugio a Rifugio": due snodi importanti della rete di strutture identificate dal progetto, in un territorio di grande fascino, come quello delle vallate romagnole dei fiumi Rabbi, Montone e Tramazzo.

La Cooperativa Sociale Fare del Bene ONLUS con sede in Galeata, nasce nel 2001 per alleviare problematiche di disagio sociale e per dare dignità lavorativa ai soggetti diversamente abili e socialmente disagiati. Anche se storicamente la Cooperativa risulta attiva su questi temi, da qualche anno opera anche nel settore della ricettività turistica e nel campo della ristorazione: una scommesso sul turismo come valore aggiunto da cui nasce la gestione dei due rifugi nel Parco Nazionale.

Il Rifugio Pian di Rocchi è aperto tutto l'anno, con 25 posti letto distribuiti tra dormitori in condivisione e 2 camere matrimoniali. L'ospitalità è completata da bagni in condivisione e da alcuni spazi comuni: la sala da pranzo e la tipica sala relax col camino, arricchita da una piccola biblioteca. E' una struttura versatile, adatta sia ai camminatori “professionisti”, sia alle famiglie. Da Pian di Rocchi, infatti, è possibile da un lato fare brevi escursioni nei dintorni, dall'altro intraprendere percorsi più lunghi, a piedi o in mountain bike: dal Mulino Mengozzi lungo la Via del pane, alla Diga di Ridracoli e luoghi storici e della memoria quali Pian del Grado e San Paolo in Alpe, oltre a itinerari religiosi come il cammino di San Francesco.



Nell’alta valle del Tramazzo, a circa 7 km dall'abitato di Tredozio, si trova invece il Rifugio Casa Ponte, all’estremità nord-ovest del Parco Nazionale. La struttura nasce come casa contadina: nelle ex-stalle al piano terra la sala ristoro e la cucina, al piano superiore 20 letti suddivisi in tre camere e due bagni. Raggiungibile anche in automobile, il rifugio si trova a due passi da Lago di Ponte, un lago artificiale perfettamente inserito nel contesto paesaggistico e naturalistico dell'alta Valle del Tramazzo e a diverse aree di sosta attrezzate con fornacelle.
Il rifugio può essere una base di appoggio per esplorare il territorio della valle del Montone e del torrente Acquacheta con le sue celebri cascate, gli eremi di Trebbana e Gamogna, Lutirano e perfino Marradi, oltre alle splendide faggete e castagneti dell’alto Tramazzo.

Entrambi i rifugi sono oggi inseriti nel progetto del Parco Nazionale “Da Rifugio a Rifugio”, che consentirà di effettuare trekking di più giorni, grazie al collegamento con altre strutture della rete e proporre offerte di soggiorno per turisti italiani e stranieri. Condividere diventa quindi una delle parole chiave su cui basare il lavoro dei prossimi anni: condivisione della conoscenza del territorio, accompagnando i turisti alla scoperta delle peculiarità del luogo sia da un punto di vista naturalistico che da quello gastronomico. La gestione delle due strutture deve poter dare un importante arricchimento all'offerta turistica del Parco, dando risposte, in termini di ricettività, durante tutto l'anno e durante tutte le stagioni.