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Pero ROn
Uno degli alberi monumentali del Parco da scoprire e proteggere

Effettuata una prima analisi sulla stabilità di uno dei più vecchi peri d’Italia, il Pero di Ronco del Cianco, protagonista assieme ai “custodi” di S. Paolo in Alpe, del percorso n. 2 della guida “Giganti di legno e di foglie” sugli alberi monumentali del Parco Nazionale.

Il più grande pero rinvenuto nel Parco e uno dei più vecchi d’Italia, è situato nei pressi dei ruderi dell’antico podere di Ronco del Cianco, in comune di Santa Sofia (FC). 
Conosciuto e visitato da decenni, il vecchio pero di Ronco del Cianco si presenta oggi apparentemente indebolito dal fusto cavo a dalla chioma ridotta, pur mantenendo tutta la sua possenza.
La verifica di stabilità è stata effettuata tramite l’ausilio del dendrodensimetro, strumento in grado di misurare la resistenza interna offerta dal legno, producendo un grafico su un modulo di carta continuo. Tramite questo grafico, si possono individuare, ove presenti, le zone di legno alterato, quantificarne le dimensioni e la posizione all’interno della pianta e infine determinarne la stabilità.
Il giudizio di stabilità verrà espresso tramite l’utilizzo di “Classi di propensione al cedimento o Classi di rischio” codificate dalla Società Italiana di Arboricoltura (SIA). La pianta, di circa 4 metri di circonferenza ed età stimata superiore ai 200 anni, è inserita nella Rete dei Frutteti della Biodiversità di Arpae, l’Agenzia ambientale della Regione Emilia-Romagna.
Dal punto di vista agronomico il pero appartiene alla varietà Porcinello, molto rustica, a maturazione tardiva, i cui frutti erano destinati prevalentemente alla cottura o all’alimentazione del bestiame. Talvolta questa pera veniva fatta maturare nella paglia come le sorbe e poteva mantenersi sino alla primavera successiva.

Il percorso, descritto nella guida guida Giganti di legno e di foglie dedicata agli alberi monumentali del Parco Nazionale, è un itinerario ideale per scoprire questo e altri patriarchi del Parco: da Fonte della Miseria si giunge infatti fino ai famosi pioppi d S. Paolo in Alpe, passando per il Pero e il Cerro di Ronco del Cianco, il Cerro della Perinaia, il Faggione della sbarra di S. Paolo in Alpe e il poco distante Cerro monumentale situato lungo il sentiero 23 che da San Paolo in Alpe scende in direzione Ridracoli.