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Suggestive forme, brillanti colori, delicati profumi si fondono con magia, per donarci un magnifico fiore chiamato orchidea!

Fiore misterioso che porta subito la mente verso le foreste tropicali. In realtà delle circa 20.000 specie di orchidee spontanee esistenti nel mondo, un discreto numero vive in Italia, in boschi, prati, e arbusteti.

In Romagna si contano circa 50 specie di orchidee spontanee, tutte protette dalla legge regionale n° 2 del 1977; il loro habitat si estende dalle zone umide del ravennate fino alle praterie del crinale appenninico. Fioriscono da febbraio/marzo a settembre.

l fiore è composto da due parti: quella esterna, il calice, è costituita da tre sepali disposti a triangolo; quella interna è composta da due petali, spesso piccolissimi, e dal labello che è la parte più appariscente ed ha il compito di attirare l'impollinatore. Le foglie sono lanceolate, acute o ovate con le venature parallele che si congiungono all'apice. La riproduzione delle orchidee dipende dagli insetti, attirati dal profumo particolare, dalle forme e dal colore del fiore. Api, bombi o farfalle si posano sul labello, cercando di raggiungere il nettare nello sperone, toccando così col capo la massa di polline, situata vicino all'imboccatura dello sperone.

Alcune orchidee senza nettare (come le Ophrys), per attirare l'insetto, assumono le sembianze dell'esemplare femminile ed emanano un odore che ricorda quello della sostanza secreta dalle femmine di tali insetti. Questi, tratti in inganno, tentano l'accoppiamento col fiore, caricandosi di polline, che deporranno su un'altra orchidea della stessa specie, scambiata per un'altra femmina. Dopo la fecondazione i fiori appassiscono, mentre nell'ovario si sviluppano i semi che, cadendo, vengono trasportati dal vento. Essi sono privi di sostanza alimentare di riserva; al nutrimento penseranno alcune specie di microfunghi, con i quali le orchidee vivranno in simbiosi fino alla formazione del bulbo o per tutta la loro esistenza. Tale simbiosi prende il nome di micorriza.

Un patrimonio da tutelare: le orchidee vanno osservate da vicino per riconoscere tutta la loro bellezza, la vivacità dei loro colori e la stranezza delle loro forme; ma devono essere lasciate al loro posto: sono piante delicate e difficilmente si adattano a vegetare in un ambiente diverso.

Una mostra dedicata

In collaborazione con il Centro Visita del Parco di S. Sofia, Ornella Mordenti e Adler Versari, hanno realizzato una mostra fotografica sulle orchidee spontanee di Romagna. La mostra comprende 40 foto che rappresentano 40 specie di orchidee che vivono appunto in Romagna.

La loro passione per le orchidee spontanee nasce nel lontano 1985, quando, frequentando un corso per diventare guardie ecologiche, scoprirono l’esistenza di questi magnifici fiori. Subito rimasero affascinati dai colori e soprattutto dalle forme, molto diverse per dimensioni dalle loro sorelle tropicali che troviamo dai fioristi.

Così iniziò la loro ricerca sul campo. E più ne trovavano, più aumentava la passione e la voglia di cercarne altre. Qualche anno dopo scoprirono l'esistenza di un gruppo di persone, a livello italiano, che studiava le orchidee spontanee, il GIROS (gruppo italiano ricerca orchidee spontanee). Si iscrissero e qui conobbero non sono dilettanti, ma anche ricercatori universitari che studiavano le orchidee a livello scientifico e iniziò il loro pellegrinaggio in varie zone del territorio italiano.

Il modo migliore per catturare la loro bellezza è la fotografia. Iniziarono a fotografarle con il flash e diaframmi molto chiusi. Ma non erano soddisfatti delle foto, non appariva l’orchidea in tutta la sua bellezza e lo sfondo rendeva “caotica” l’immagine. Così Adler iniziò a ricercare nuove tecniche: abbandonarono l’uso del flash ed iniziarono ad usare il treppiede con morsetti particolari in modo da poter utilizzare al meglio la luce solare e diaframmi molto più aperti. Con questo sistema l’immagine, anche se a volte non completamente a fuoco, era molto più “esplosiva” e isolata dallo sfondo. Finalmente l’orchidea appariva in tutta la sua bellezza.

In questa mostra sono presenti in modo particolare specie di orchidee che crescono in un habitat che va dalla collina al crinale. Sono state tralasciate le specie che si trovano nelle zone umide della pianura.

Con questa mostra gli autori non desiderano proporre solo una sequenza di immagini a livello fotografico, ma, soprattutto, donare e infondere a chi le osserva una sensazione di bellezza e di amore nei confronti dei suggestivi spettacoli che la natura, ancora, ci offre. Vuole essere uno stimolo a rispettare e proteggere quelle uniche e vere bellezze che la natura ci riserva per tenerle strette nel nostro cuore e tramandarle ai nostri figli!

La mostra è allestita presso il Centro Visita del Parco di Santa Sofia (Plazzo Nefetti) ed è visitabile fino al 1 luglio 2017.

Orari di apertura: sabato, domenica e festivi dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 14.00 alle 17.00.

Info: 0543-970249 - cv.santasofia@parcoforestecasentinesi.it

Domenica 21 maggio visite guidate dedicate alle orchidee al Giardino Botanico di Valbonella.