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Iniziata ieri la fase finale della rinaturalizzazione del monte Gabrendo Un elicottero del Corpo Forestale dello Stato operativo nel Parco nazionale per lo smantellamento del vecchio skilift ormai da anni in disuso Valentina Bisti, del Tg1, ha seguito le operazioni


Data pubblicazione:
Data di pubblicazione: 
Mercoledì, 18 Maggio, 2016
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Nella mattinata di ieri ha avuto inizio la fase conclusiva degli interventi di riqualificazione ambientale dell’ex comprensorio sciistico del monte Gabrendo, all'interno del parco nazionale Foreste casentinesi, monte Falterona e Campigna.

 

Gli interventi di smantellamento dell'ex impianto sciistico, iniziati nell’estate del 2015, si sono conclusi con il trasporto a valle dei vecchi piloni dello skilift in disuso. Al fine di prevenire danni agli habitat prioritari della zona, il trasporto è avvenuto per via aerea con l'uso dell’elicottero del Corpo forestale dello Stato, specializzato anche in questo genere di attività di ripristino ambientale.

Nel corso dei lavori sono stati rimossi i piloni e le strutture in ferro e cemento dell’area di partenza e della zona di arrivo del vecchio impianto di risalita a servizio delle due piste che dal Monte Gabrendo conducevano a valle fino allo Chalet la Burraia. L’impianto, realizzato negli anni ’60 a fronte di una concessione non più in vigore, non è stato utilizzato per decenni. Da qui la decisione di prevederne lo smantellamento. Sono state rimosse anche vecchie strutture in legno situate ai lati delle piste in disuso.

Gli interventi, su progetto finanziato ed approvato dal Parco, sono stati condotti  dall'UTB del CFS di Pratovecchio, grazie alla professionalità ed alla preparazione degli operai forestali. Coordinatore dei lavori è stato il  vice questore aggiunto forestale Giovanni Quilghini, Capo dell'UTB - CFS di Pratovecchio.

 

Questo rilevante intervento, esempio di una azione concreta per la conservazione dell’ambiente e dei valori naturali del territorio, è il frutto della stretta collaborazione tra il CFS – UTB di Pratovecchio ed il Parco nazionale delle Foreste casentinesi.

Da qualche anno la sinergia è stata rafforzata dalla definizione di un protocollo d’intesa finalizzato al potenziamento delle capacità operative per l’attuazione di interventi di conservazione e valorizzazione del territorio.

Erano presenti anche gli agenti del Coordinamento Territoriale per l'Ambiente del CFS, del Parco, coordinati dal  vice questore aggiunto forestale Marco Mencucci.

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