Immagine news: 

Domenica 17 dicembre 2017

presso il Planetario del Parco a Stia (AR)
 

Per gli antichi osservatori del cielo, la posizione del Sole al sorgere o al tramontare lungo la linea dell’orizzonte, oppure la determinazione dell’altezza del Sole all’orizzonte al meridiano, a sud, nei vari periodi dell’anno, erano il mezzo più semplice e diretto per misurare il trascorrere del tempo.

I primi calendari si basavano appunto sul movimento apparente, giornaliero e annuale, del Sole sulla volta celeste.

Alcune posizioni o altezze del Sole sull’orizzonte, in periodi particolari dell’anno, significativamente agli equinozi e ai solstizi, rappresentavano momenti estremamente importanti per la vita sociale e religiosa di molte antiche popolazioni. In particolare il solstizio di inverno segnava il momento più significativo, tanto da far partire la conta dei giorni, quindi il calendario, proprio da questo giorno, oppure festeggiarlo, come era consuetudine dei romani con il Dies Natalis Solis Invicti.

Il solstizio d’inverno, momento in cui si ha la massima disparità tra durata del dì e della notte, a favore di questa ultima, rappresentava la fine della cattiva stagione: dal giorno successivo il Sole sarebbe rimasto sempre più in cielo a illuminare e scaldare l’ambiente circostante.

L’importanza della determinazione del solstizio invernale per tali popoli è chiaramente dimostrata dalla costruzione, in vari luoghi, di manufatti, talvolta imponenti, veri e propri osservatori astronomici.

Al solstizio invernale, e più in generale del moto apparente del Sole sulla volta celeste e del cielo di Natale, il Planetario del Parco Nazionale Foreste Casentinesi, con sede in Stia, dedica la giornata di domenica 17 dicembre.

Nutrito il programma di iniziative che occuperanno l’intera giornata.

  • alle ore 11, dopo il saluto degli operatori e una breve visita guidata alla struttura, incontro sotto la cupola del Planetario dedicato al moto diurno e annuale del Sole;
  • alle ore 12 tutti ad osservare il passaggio del disco solare sulla meridiana in camera oscura progettata da Simone Bartolini, cartografo presso l'Istituto Geografico Militare di Firenze, e realizzata insieme agli studenti dell'IIS Galileo Galilei di Poppi all'interno del Progetto Alternanza Scuola - Lavoro nel 2016;
  • dalle ore 15 sino al tramonto, sarà possibile osservare il Sole in luce bianca, attraverso adeguati filtri che ne permetteranno la visione diretta o per proiezione, in modo da osservare le macchie sulla fotosfera solare, e in luce all’idrogeno, con telescopio specifico, in modo da poter vedere le protuberanze solari e la granulazione della “superficie” della nostra stella. Sarà inoltre possibile visitare la mostra di rocce, minerali e meteoriti, in parte donata al Planetario Museo di Scienze Planetarie di Prato;
  • dalle ore 16, appuntamento con il “Planetario dei Piccoli”, con laboratori tematici e attività sotto la cupola del Planetario rivolte ai bambini;
  • ore 18, Conferenza “La Stella dei Magi”. Viste le imminenti festività natalizie e in riferimento alla consolidata tradizione di accompagnare alberi e presepi con la “la stella” o “la cometa” di Natale, verranno fornite ai partecipanti anche alcune informazioni e interpretazioni astronomiche riferibili a tale costume;
  • a chiudere, dalle ore 21, osservazione ad occhio nudo e con telescopio delle meraviglie del cielo invernale.

Costo del biglietto di ingresso 5 euro per le iniziative della intera giornata, gratuito per i ragazzi sotto i 10 anni. oppure alla pagina facebook https://www.facebook.com/planetariodelparco.