Il Torrente Acquacheta - (Foto di Francesco Lemma )
LA CONSERVAZIONE DELLA TROTA MEDITERRANEA NEL PARCO NAZIONALE DELLE FORESTE CASENTINESI
A partire dalla metà del secolo scorso, in buona parte del territorio nazionale sono state purtroppo immesse a fini pescasportivi massive quantità di trota del ceppo atlantico, non autoctono dei nostri torrenti. Il Parco ha perciò svolto, a partire dal 2015, alcune ricerche mirate all’individuazione di popolazioni indigene di trota fario "mediterranea", in vista del loro recupero ed utilizzo. Grazie a queste ricerche si è accertata l’esistenza di una popolazione relittuale nell’alta porzione del Bidente di Pietrapazza, sul versante adriatico del Parco, identificata anche sulla base di riscontri genetici.
Da qui, nel dicembre 2016 sono stati trasferiti 22 esemplari all'incubatoio di Premilcuore (FC), appositamente riattivato grazie al finanziamento del Parco Nazionale e all'impegno del Comune. La struttura si trova a circa 450 m.s.l.m. e si compone di una parte interna detta avannotteria, ricavata dal recupero del locale dell’ex vivaio forestale, e di una parte esterna recintata nella quale sono presenti 2 vasche in cui si trovano i riproduttori selezionati. L’acqua che alimenta l’avannotteria è derivata da 4 sorgenti perenni, mentre le vasche esterne sono alimentate da acqua superficiale captata da un affluente del fiume Rabbi. Dal 2017, tale allevamento ha fornito gli esemplari di trotelle fario mediterranee utilizzate per il ripopolamento dei torrenti all'interno del Parco, effettuati fino ad una certa quota salvaguardando in tal modo le altre specie protette presenti, come la Salamadrina di Savi o la Salamandra pezzata.
Gennaio e febbraio 2020 saranno prettamente dedicati alla fase di spremitura delle trote adulte presso l'incubatoio: con "spremitura" si intende l'operazione di manipolazioni che si effettua sulle femmine con uova mature per accompagnare l’uscita delle uova. Dopo questa operazione avviene la spremitura dei maschi e sulle uova si cosparge il liquido seminale maschile. Dalle uova embrionate nascerano quindi le piccole trote, che saranno utilizzate per le semine dei torrenti del Parco. In questa, come in tutte le altre operazioni, è fondamentale il lavoro dei volontari delle Associazioni Sportive di Pesca (Sezioni di Forlì-Cesena di AICS e FIPSAS, Tre Ponti Alto Bidente, Alto Savio e Alto Rabbi), del Museo di Ecologia di Meldola (FC) e dei suoi collaboratori e del Comune di Premilcuore.