Il contributo del Parco alla rete europea di salvaguardia della Natura
Ecco il primo di 12 appuntamenti dedicati al sistema Rete Natura 2000 nel Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, dopo il primo che introduce l'argomento gli altri saranno dedicati agli undici siti di importanza comunitaria del Parco. Gli articoli sono curati da Antonio Pica, naturalista e vincitore delle Borsa di Studio Pietro Zangheri 2020-2021.
Forse non tutti sanno che Natura 2000 è il principale strumento adottato dall’Unione Europea per garantire la conservazione della biodiversità e trova origine in due direttive comunitarie, la Direttiva Habitat (92/43/CEE) e la Direttiva Uccelli (79/409/CEE). Si tratta di una vera e propria Rete ecologica di aree caratterizzate dalla presenza di habitat e specie meritevoli di tutela: i Siti di Importanza Comunitaria (SIC), le Zone Speciali di Conservazione (ZCS) e infine le Zone di Protezione Speciali (ZPS). Le aree SIC e ZCS tutelano con gradi di protezione diversi tutti gli habitat naturali e seminaturali e le specie di flora e fauna classificate come di interesse comunitario. Le ZPS, similmente, preservano le popolazioni di uccelli selvatici, oltre che la gestione e la regolazione delle uova, dei nidi e degli habitat, regolandone lo sfruttamento.
Il Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna entra in pieno in questo sistema di aree protette: le strette e selvagge valli romagnole incontrano le antiche Foreste Casentinesi creando un turbinio di ambienti e forme costantemente levigate da correnti mediterranee e continentali. Un connubio particolare che rende il Parco custode di un patrimonio naturale unico nel suo genere, un vero scrigno di biodiversità. Si contano infatti 28 habitat naturali e seminaturali che ospitano ben 79 specie animali di interesse comunitario: L’Ululone appenninico, il Gatto selvatico, La Salamandrina di Savi, l’Aquila Reale sono solo alcuni esempi. Inoltre, 4 specie sono considerate prioritarie: il Lupo, predatore per eccellenza, la variopinta Falena dell’edera e due coleotteri, lo Scarabeo eremita e la Rosalia alpina. Tra le specie vegetali ricordiamo il Barbone adriatico, una delle 47 orchidee spontanee del Parco, l’elegante Bucaneve e due Licopodi.
All’interno del Parco sono stati individuati 11 siti della Rete Natura 2000 (che comprendono SIC, ZPS, ZCS e anche un Sito di Importanza Regionale, SIR): formano un complesso e strutturato sistema che occupa tutta la superficie del Parco e si estende anche oltre i confini. Naturalmente, le foreste sono le vere protagoniste. Ricoprono oltre l’84% dell’area protetta e sono ascrivibili a ben 10 habitat, di cui 4 di interesse prioritario come le fresche foreste di forra del Tilio-Acerion (9180*) e le faggete appenniniche con Agrifoglio e Tasso (9210*). Gli habitat di acqua dolce del Parco ospitano anch’essi una notevole ricchezza biologica in termini di specie, molte delle quali menzionate nelle liste di protezione regionali, nazionali ed europee. Non mancano gli habitat legati alle aree aperte come le praterie aride ricche di specie con grande valenza ecologica (6210*, 6230*) e gli arbusteti di ricolonizzazione dominati dal Ginepro comune (5130). Infine, citiamo alcuni habitat molto rarefatti e localizzati come quelli legati alle aree rocciose, alle grotte e agli ambienti umidi stillicidiosi (ad esempio l’habitat prioritario 7220* legato a sorgenti e fontanili con vegetazione dominata da briofite).
Conoscere la Natura…2000 vi farà scoprire nel corso delle prossime settimane le aree della Rete presenti nel Parco, raccontandovi la loro biodiversità, gli habitat e ciò che le minaccia. La conoscenza e la divulgazione sono tasselli fondamentali del mosaico di azioni atte a garantire una corretta conservazione di queste fragili aree.
Il Parco negli anni scorsi ha pubblicato un quaderno delle ricerche dedicato a Rete Natura 2000 a cura di Marco Verdecchia (vincitore della Borsa di Studio Pietro Zangheri di qualche anno fa), chi fosse interessato a riceverlo gratuitamente, può farne richiesta all'Ente Parco via mail: promozione@parcoforestecasentinesi.it.