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In Casentino la lavorazione della lana ha origini molto antiche. A partire dal Medioevo la lana rozza e povera è all’origine del noto Panno Casentino, tessuto ruvido e resistente all’usura. Originariamente era indossato dai Monaci e dai montanari, oggi è diffuso in tutta Italia. La lana rappresentava una risorsa preziosa, tanto che nel 1861 la più importante azienda del Casentino era la società del lanificio di Stia di proprietà della famiglia Ricci. Lo sviluppo dei lanifici era dovuto, oltre che alla presenza di pecore, anche dall’abbondanza dei corsi d’acqua che facilitavano le operazioni di lavorazione del tessuto. Presso il lanificio di Stia oggi è presente una mostra dove sono raccolti documenti di varia natura (campionari, documenti di produzione, strumenti contabili), oggetti di particolare valore simbolico, capi d’epoca in tessuto casentino.