Un "apicoltore del Parco" si aggiudica uno dei premi per i mieli uniflorali
Alla premiazione per il miglior miele dei Parchi Appenninici si è aggiudicato uno dei premi per i mieli uniflorali, Lorenzo Rossetti di Moggiona (Poppi - AR). Il concorso, la cui premiazione si è svolta quest’anno al Parco Regionale del Sirente Velino, si è svolto nell’ambito della Direttiva “Impollinatori” dedicata alla conservazione di api e apoidei nei Parchi Nazionali.
Sabato scorso presso il Parco del Sirente Velino si è tenuta la cerimonia itinerante di premiazione del concorso che - lanciato dal Parco nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga - ogni anno dal 2011 elegge i mieli migliori prodotti sul territorio dei Comuni compresi nel perimetro dei Parchi dell'Appennino centrale e settentrionale. Protagonisti, quindi, il Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, il Parco Nazionale della Majella, il Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, il Parco Regionale Sirente Velino, il Parco Nazionale dei Monti Sibillini, il Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi ed il Parco Nazionale dell’Appennino Tosco Emiliano.
La manifestazione Mielinfesta vuole esaltare le qualità dei mieli prodotti all’interno delle aree protette appenniniche, sottolineando altresì il forte legame tra apicoltura e ambiente, tra api e biodiversità, ma anche l’importanza del prodotto del miele, che ne rappresenta la diretta espressione.
L'iniziativa è cresciuta nel tempo e permette di valutare annualmente la qualità dei mieli prodotti all'interno dei territori dei Parchi appenninici e, al contempo, di assegnare i giusti riconoscimenti ai produttori di miele, i quali si impegnano costantemente per migliorare e migliorarsi, in un'attività che valorizza anche il territorio di competenza.
Tra i mieli della categoria “mieli uniflorali” si è aggiudicato uno dei premi la melata d’abete di Lorenzo Rossetti, apicoltore residente a Moggiona (AR), sul versante casentinese del Parco. Lorenzo oltre che apicoltore è anche collaboratore del Parco nazionale del biomonitoraggio degli insetti impollinatori e con esperienza passata come Tecnico Apistico presso A.S.G.A. Apicoltori Siena Grosseto e Arezzo.
Il miele premiato è appunto la melata, prodotta nelle abetine attorno a Moggiona e all’Eremo di Camaldoli. Il valore aggiunto del prodotto è in questo caso dovuto al valore ambientale degli ambienti forestali tutelati dal Parco, oltre che dalla storia millenaria delle abetine di Camaldoli: l’abete bianco, infatti, è una specie da sempre favorita dall'uomo per scopi selvicolturali in primis dai Monaci Camaldolesi.
La melata è una sostanza derivante dall’opera di piccoli insetti come afidi e cocciniglie, che nutrendosi della linfa degli alberi, secernono un composto ricco di elementi nutritivi e sali minerali chiamato appunto “melata”. Questa viene quindi raccolta dalle api, le quali favoriscono anche in questo modo la sua rimozione dalle foglie degli abeti, favorendo la fotosintesi. Una volta trasformata in miele essa viene quindi portata nei favi dell’alveare e in seguito raccolta.
Ricordiamo come le api e gli altri insetti impollinatori svolgono un ruolo determinante anche nel mantenere la ricchezza vegetale naturale presente all'interno delle aree protette. Per questo i parchi sono impegnati attivamente con iniziative e progetti di carattere scientifico ma anche divulgativo nonché di promozione del settore apistico e dei meravigliosi prodotti che le api ci donano.
Lorenzo Rossetti a MielinFesta 2023