Slow food nasce nella città di Bra, in provincia di Cuneo, nel 1986.
Risposta, anche "terminologica", al "cibo veloce" (fast food), l'associazione è impegnata per la difesa della biodiversità, battendosi contro l'omologazione dei sapori, in armonia con l'ambiente e chi produce.
Ogni giorno Slow food lavora in 150 Paesi per promuovere un’alimentazione "buona, pulita e giusta".
Carlo Petrini, fondatore e "anima" di Slow food, sarà ospite in Romagna giovedi 3 maggio.
Nel pomeriggio, a Santa Sofia, incontrerà la Comunità del parco nazionale delle Foreste casentinesi. Si parlerà del nuovo percorso di Slow food e del progetto Oltreterra nell'area protetta.
“Comunitá e reti. Ripensare la fraternitá nell’era delle relazioni deboli” il titolo della conferenza serale aperta al pubblico a Bertinoro. L'appuntamento è presso il CEUB, chiesa di San Silvestro (piazza E.Novelli, 1), alle 20, 30.
Dopo il saluto di Gabriele Fratto, sindaco di Bertinoro, interverranno - a margine della conferenza di Carlo Petrini - Gabriele Locatelli, responsabile del progetto Oltreterra e Enrico Bertoni, direttore del Museo interreligioso.
Le conclusioni sono affidate a Luca Santini, presidente del Parco nazionale.
"La collaborazione con Slow food nasce tanti anni fa con 'L'Appennino che verrà'. E il rapporto con questa associazione è legato a molti dei recenti successi dell'area protetta: il progetto Festasaggia, Pensa che mensa, l'Oscar per l'ecoturismo di Legambiente 2017, la Carta europea del turismo sostenibile, Oltreterra... Continueremo a camminare insieme per contribuire ad un futuro bello e sostenibile all'insegna della bontà, della giustizia e della pulizia".
Luca Santini, presidente del Parco.