La proposta del fine settimana nel Parco si apre a Valbonella sabato mattina (9,30) con una iniziativa dedicata alle antiche varietà di piante coltivate.
Gli agricoltori locali porteranno i prodotti e le esperienze del territorio a confronto con i ricercatori dell'università di Pavia. L'ateneo lombardo ha sviluppato in questi anni un progetto unico sul territorio nazionale che ha portato alla costituzione di una vera e propria banca del germoplasma.
Il professor Graziano Rossi e Stefano Braccini, borsista incaricato dal Parco, presenteranno il progetto di ricerca sulle antiche cultivar dell'area protetta, nella prospettiva di azioni di conservazione "ex situ" e "on farm". Questo, associato alla creazione di un elenco di "agricoltori custodi", potrà rappresentare un punto di partenza per futuri progetti di messa a coltura e valorizzazione dei prodotti.
Dopo il primo anno di ricerche sul campo sono state complessivamente identificate 28 possibili cultivar, tra cui alcune varietà di mais, saggina, cece e fagiolo.
Fabio Ciabatti, dell'Unione dei comuni montani del Casentino e Carlo Pedrazzoli, responsabile del servizio pianificazione del Parco, descriveranno il progetto per il censimento e la conservazione delle antiche varietà da frutto.
Per i due giorni di sabato e domenica si potrà partecipare a visite guidate attraverso il giardino botanico, il quale ospiterà per l'occasione un'esposizione di antiche varietà.
Verrà organizzata anche una caccia al tesoro "tematica".
Il pranzo, a base di piatti tipici e prodotti locali potrà avvenire, a prezzo convenzionato, preso le strutture di Corniolo.
Domenica ci attende inoltre la tradizionale festa di San Paolo in Alpe, uno dei luoghi più suggestivi dell'intero parco nazionale, che sarà raggiungibile per l'occasione anche attraverso un servizio di navetta. La pro loco di Corniolo-Campigna (tel. 0543. 980304 - 349. 4231499) organizza da più di vent'anni questa festa a base di musica, giochi - anche per grandi (tra cui il consueto rubabandiera con i cavalli) - e cucina tosco-romagnola.
"E' difficile parlare di queste foreste senza soffermarsi sul ruolo costitutivo che su questo territorio gli uomini, con poche eccezioni, hanno avuto. San Paolo in Alpe è oggi uno dei patrimoni naturalistici del Parco. Il nucleo è stato abitato fino a tempi non remoti e ha contribuito, con la storia delle persone che ci hanno abitato, a costituire un'identità culturale del Parco. Parlare di cultivar e germoplasma, ancor prima che aprire un bibattito sul futuro dell'agricoltura, significa tendere una linea verso il nostro passato: non sono solo richiami emotivi, il racconto della storia di chi ci ha preceduto, ma saggezze e utilità perdute, talvolta per l'eccessiva fretta di inseguire un provvisorio concetto di progresso". Luca Santini, presidente Parco.
Per informazioni sulla festa al giardino di Valbonella si può contattare l'ufficio Informazione del Parco (Tel. 0575. 503029) o Idro, l'ecomuseo delle acque di Ridracoli (0543. 917912).