La Buca delle Fate si apre a quota 1195 m s.l.m. lungo il versante sinistro del fosso di Fiume d’Isola, 200 m sotto la cima di Poggio Rovino, e rappresenta una delle più importanti cavità naturali del Parco. Si inoltra nella montagna per 70 m circa, con una galleria ramificata che gradualmente scende per un dislivello di 5 m. La grotta ha avuto probabilmente origine da movimenti franosi. Gli ambienti interni sono caratterizzati da morfologie di crollo, causate dal distacco di porzioni rocciose lungo superfici di strato e fratture. Intenso è lo stillicidio, che alimenta un’abbondante circolazione idrica sotterranea. Nel versante soprastante l’ingresso della grotta, il terreno è segnato da depressioni allungate, che molto probabilmente rappresentano le zone d’infiltrazione delle acque, alimentando l’abbondante stillicidio. Per la sua ampiezza e particolarità, questa grotta attirò certamente la curiosità umana, favorendo la formazione di leggende, come testimonia anche il toponimo.
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