II cervo nobile, oltre ad essere il più grande e imponente Cervide italiano, è anche il più elusivo. Queste caratteristiche, unite al potere evocativo di antiche leggende e suggestioni, gli conferiscono nell'immaginario collettivo un fascino che non ha eguali tra gli erbivori selvatici. La popolazione di cervo delle Foreste Casentinesi è una delle più importanti dell'Appennino, circa 2000 cervi.
Ogni anno, da metà settembre a metà ottobre circa, camminando per i boschi del Parco Nazionale, si possono ascoltare i potenti versi dei cervi in amore: i bramiti! I cervi maschi, che solitamente vivono in gruppetti monosessuali, si separano per sfidarsi a suon di bramiti per rivendicare il possesso delle femmine su altri pretendenti. Le lotte tra i maschi infatti sono rare, prima di passare alle armi i contendenti si sfidano "a voce". Il potente bramito del cervo serve appunto ai rivali per capire chi hanno di fronte: solo quando le capacità vocali si equivalgono i maschi si affrontano in campo aperto.
È proprio tramite il bramito che nel Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna da ormai 14 anni viene effettuato il censimento del cervo. A questo evento partecipano ogni anno centinaia di appassionati, studenti o semplici curiosi provenienti da tutte le regioni d’Italia. Si tratta infatti di un’esperienza suggestiva per tutti coloro che vogliono vivere l’emozione del contatto diretto con uno dei più sorprendenti eventi della natura, oltre alla consapevolezza di contribuire con un piccolo grande aiuto alla salvaguardia di questo fantastico animale. I volontari affiancheranno infatti per tre notti gli esperti nelle operazioni di censimento dei maschi di cervo, in programma quest’anno dal 26 al 28 settembre.
In occasione di questo evento, nel programma di Autunno Slow 2024, sono presenti alcune escursioni sia nel versante toscano sia in quello romagnolo del Parco Nazionale per ascoltare (con un po’ di fortuna!) il bramito del cervo e conoscere questo affascinante animale.
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Foto di Roberta Marchi.