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Riapre il Giardino Botanico di Valbonella

Sabato 21 aprile 2018 riapre al pubblico il Giardino Botanico di Valbonella situato a 3 chilometri circa da Corniolo (S. Sofia - FC). Il Giardino Botanico intitolato a Pietro Zangheri è una vera e propria palestra all’aperto per scoprire e imparare a riconoscere la flora del Parco Nazionale Foreste Casentinesi, che come sanno bene gli addetti ai lavori rappresenta il vero volto naturalistico di un territorio.

Ma cosa conosciamo della flora del Parco?

L’esplorazione scientifica di un territorio è un’avventura esaltante per molti appassionati e uno strumento di conoscenza per escursionisti e guida ambientali. Il Parco possiede una delle più complete liste floristiche d’Italia, grazie soprattutto a grandi naturalisti come Pietro Zangheri e ai tanti botanici che si sono poi succeduti nella ricerca, coordinati negli ultimi anni proprio dal Parco.

Da molti anni è in corso una collaborazione tra il Laboratorio di Biologia vegetale dell’Università di Firenze e l’Ente Parco proprio per mantenere viva la conoscenza botanica attraverso la creazione di una chek-list e la creazione di innovativi strumenti di divulgazione come quelli creati e utilizzabili su pc, tablet e smartphone, sviluppate nell’ambito del progetto Dryades dall’Università di Trieste per la divulgazione della Biodiversità in rete.

Le specie censite risultano  attualmente 1374, di cui 1135, suddivise in 98 famiglie  (check-list del Parco). L’elaborazione dei dati scientifici ha evidenziato che la biodiversità vegetale del Parco si mantiene molto elevata, in virtù di un’attenta gestione e del fatto che il suo territorio è un’importantissima area di collegamento geografico fra due contingenti floristici molto differenziati, uno di tipo settentrionale e l’altro di tipo meridionale, che proprio qui si incontrano.

Le principali novità floristiche dal 2010 sono state illustrate in un convegno a Corniolo della scorsa estate, e derivano principalmente sia da segnalazioni di specie nuove (circa una decina) per l’area, che da interpretazioni tassonomico-sistematiche aggiornate da cui sono scaturite vere e proprie novità floristiche.

Quindi sappiamo già tutto sulla Flora del Parco? Assolutamente no! Pur essendo in generale ben conosciuta, essa può riservare ancora molte novità ed occasioni di approfondimento, grazie soprattutto ai numerosi studiosi e appassionati che percorrono con costanza questi territori, sia perché mossi da curiosità ed interesse propri, sia anche perché stimolati dall’Ente Parco. Un esempio? Lo scorso agosto, in una escursione organizzata in una zona impervia e ancora poco esplorata del Parco, l’area del Fosso del Satanasso sopra Campigna, è stata segnalata per la prima volta nel territorio del Parco la rosa alpina (Rosa pendulina L.), una specie importante dal punto di vista del significato biogeografico.

All’inizio del 2018 l’accordo tra Ente Parco e Università di Firenze è stato rinnovato per altri tre anni, nei quali sono previste attività di ricerca e monitoraggio floristici, insieme al costante aggiornamento del data-base informatizzato, da considerare quindi non un punto di arrivo ma di partenza, da incrementare e migliorare costantemente, così da poter dare un valido contributo anche nell’indirizzare le future ricerche sul campo.

Per maggiori informazioni sugli orari di apertura del Giardino visita la pagina dedicata.

 

Foto di Francesco Lemma