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L’anello 4 del progetto “Da Rifugio a Rifugio”

Interessante escursione lungo una delle più note vie storiche di pellegrinaggio dirette a Roma, questo anello ripercorre parte della Via Romea di Stade, testimoniata negli Annales Stadenses dal Monaco Alberto nel XIII secolo, attraverso Nasseto, Passo Serra e i piccoli borghi della Valle Santa a ridosso del sacro monte della Verna.

Dal 2014 il progetto escursionistico del Parco “Da Rifugio a Rifugio” propone una decina di anelli di tre giorni (con due pernotti) di collegamento tra strutture ricettive di vario tipo, per consentire ai visitatori del Parco di dedicare il proprio tempo ad una immersione totale negli ambienti e nella cultura del territorio, lasciando l'auto alla partenza e recuperandola solo al terzo giorno e con possibilità di raggiungere i punti di partenza con i mezzi pubblici.

In questa puntata della rubrica dedicata ai vari itinerari del progetto vi presentiamo l’anello n. 4 e le strutture ricettive che fanno da punto tappa. Il percorso, con partenza e arrivo a Bagno di Romagna, sale a Nasseto (foto in alto), splendido altipiano e antico insediamento dove si trova un bivacco, e al Passo Serra, per poi toccare località del versante toscano del Parco come Serra, Corezzo, Frassineta e Badia Prataglia. L’ultimo tratto, che ci riporta al punto di partenza, attraversa splendide faggete e boschi di cerro, castagneti e vecchi poderi.

Il primo punto tappa è il Rifugio Casa Santicchio, aderente alla Carta Europea del Turismo Sostenibile, che si trova tra l’abitato di Badia Prataglia e il Monte Penna della Verna, circondato dai boschi di cerro e di faggio che si estendono fino al Santuario. L’antico casale colonico, lontano da strade, luci e rumori, ha visto passare dall’anno mille in poi, innumerevoli pellegrini diretti a Roma che percorrevano i sentieri della Via Major (o Via Romea di Stade), e più recentemente i pellegrini che dall’Eremo di Camaldoli si recano al Santuario di Chiusi della Verna, per proseguire poi il Cammino di Assisi.

(Rifugio Casa Santicchio)

 

Il secondo punto tappa è il paese di Badia Prataglia, che deve il suo nome ad una badia fondata dai Benedettini alla fine del X secolo ed in seguito passata ai Camaldolesi. Qui l’offerta ricettiva è diversificata, a partire dalle strutture aderenti alla Carta Europea del Turismo Sostenibile, ovvero l’Hotel Bosco Verde e il Rifugio Casanova. 

L’Hotel Bosco Verde è ricavato da una villa padronale di inizio 900, dispone di un buon numero di camere, ampi spazi interni ed esterni con numerosi servizi, oltre che di un ampio parco e giardino con piscina estiva riscaldata. L’hotel dispone inoltre di un ristorante di cucina toscana con degustazione di piatti tipici.

(Hotel Bosco Verde)

 

Nel caso del Rifugio Casanova si tratta invece di un edificio immerso in foresta e dotato di spazi attrezzati per attività didattiche, laboratori e attività divulgative. Il rifugio dispone di numerose camere, anche con letti a castello, e offre servizio bar e ristoro con una cucina ricca di specialità tosco romagnole. 

(Rifugio Casanova)

 

A questi link trovate le informazioni sul progetto e sull’anello n. 4:

https://www.parcoforestecasentinesi.it/it/vivi-il-parco/sentieri-ed-escu...

https://trekking.parcoforestecasentinesi.it/track/anello-4/

 

Foto di Matteo Perini.