Nel corso di queste settimane presso l’incubatoio di Premilcuore (FC) è avvenuta la prima schiusa di avannotti di trota mediterranea, autoctona dei corsi d’acqua del versante romagnolo del Parco delle Foreste Casentinesi. Nelle prime settimane di gennaio 2020, infatti, sono state effettuate le spremiture, in più sessioni, dei riproduttori progressivamente pronti del ceppo mediterraneo per la produzione di trotelle a scopo di ripopolamento dell’alto Rabbi e dei corsi d’acqua limitrofi ( Montone e Bidente). A seguito della spremitura le uova ottenute dalle femmine vengono unite allo sperma dei maschi. Le uova fecondate vengono tenute per 15 minuti al buio e poi stese in attesa della schiusa, che avviene dopo 5 settimane. Attualmente in impianto sono presenti circa 120 riproduttori, che preliminarmente alla prima semina, sono state sottoposte ad analisi genetiche su base campionaria (n° 20 esemplari) per accertarsi della presenza di un elevato livello di purezza, che è stato confermato, per i marcatori genici indagati, pari al 100%.
Le spremiture fanno parte di un progetto LIFE promosso dal Parco delle Foreste Casentinesi e condotto in collaborazione tecnico-operativa con il Museo di Ecologia di Meldola, la FIPSAS sezione di Forlì, l’AICS pesca sezione di Forlì, che ha lo scopo di recuperare e incrementare il numero delle popolazioni di trota mediterranea in fase di declino demografico, principalmente a causa dell’introduzione della trota fario di ceppo atlantico. La distribuzione frammentata di questa specie è dovuta inoltre a un’accresciuta pressione predatoria da parte di uccelli ittiofagi (cormorani)sulla fauna ittica, all’alterazione degli habitat e alla pesca illegale.
La produzione di trotelle mediterranee ha seguito in questi 3 anni di attività un andamento esponenziale e nel 2019 sono stati prodotti oltre 15.000 individui della specie, numero ampiamente sufficiente a coprire i ripopolamenti all’interno dei torrenti del versante Romagnolo del Parco. Quest’anno indicativamente si arriverà ad una produzione di 35 mila/ 40 mila uova, prospettando una buona riuscita del progetto.
Si ringraziano il dott. De Paoli e i volontari delle Associazioni di Pesca che sono fondamentali nella realizzazione degli interventi di ripopolamento della trota mediterranea e di eradicazione della specie esotica.