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L'anello n.3 del progetto "Da Rifugio a rifugio"

Anello impegnativo, per escursionisti ben allenati, che attraversa alcune tra le aree di maggior interesse naturalistico del Parco Nazionale, oltre che alcuni siti di importanza storica e religiosa unici nel loro genere: dall'Eremo di Camaldoli, passando per la magnifica Foresta della Lama, alla Diga di Ridracoli e il suggestivo pianoro di S. Paolo in Alpe.

Continua il viaggio alla scoperta degli itinerari del progetto escursionistico del Parco “Da rifugio a rifugio”,  che propone una decina di percorsi di tre giorni (con due pernotti) di collegamento tra strutture ricettive di vario tipo, per consentire ai visitatori del Parco di dedicare il proprio tempo ad una immersione totale negli ambienti e nella cultura del territorio, lasciando la macchina alla partenza e recuperandola solo al terzo giorno e con possibilità di raggiungere i punti di partenza con i mezzi pubblici

In questa puntata della rubrica dedicata ai vari itinerari del progetto vi presentiamo l’anello n. 3 e le strutture ricettive che fanno da punto tappa all’anello.

 Questo percorso, con partenza da Campigna, consente di attraversare luoghi che raccontano il patrimonio naturalistico, storico e la presenza dell’uomo nel territorio dell’area protetta, come le foreste vetuste di Campigna, la foresta della Lama, l’Eremo di Camaldoli, la diga di Ridracoli e l’altopiano di San Paolo in Alpe, vera e propria terrazza che si affaccia sulle faggete vetuste patrimonio UNESCO.

Il primo punto tappa è il paese di Badia Prataglia, che deve il suo nome ad una badia fondata dai Benedettini alla fine del X secolo ed in seguito passata ai Camaldolesi. Qui l’offerta ricettiva è diversificata, a partire dalle strutture aderenti alla Carta Europea del Turismo Sostenibile, ovvero l’Hotel Bosco Verde e il Rifugio Casanova. L’Hotel Bosco Verde (foto sopra) è ricavato da una villa padronale di inizio 900, dispone di un buon numero di camere, ampi spazi interni ed esterni con numerosi servizi, oltre che di un ampio parco e giardino con piscina estiva riscaldata. L’hotel dispone inoltre di un ristorante di cucina toscana con degustazione di piatti tipici. Il Rifugio Casanova (foto sotto) immerso in foresta è dotato di spazi attrezzati per attività didattiche, laboratori e attività divulgative, dispone di numerose camere, anche con letti a castello, e offre servizio bar e ristoro con una cucina ricca di specialità tosco romagnole. 

Sulle sponde del Lago di Ridracoli troviamo la seconda tappa del nostro percorso: il Rifugio Cà di Sopra (foto copertina e sotto) Casa colonica ristrutturata con una camerata da 12 posti letto. Nell’ampia sala che si trova al piano terra, riscaldati dal camino, si possono gustare specialità romagnole offerte dai gestori, lo stesso vale per l’area sosta esterna che delizia la vista del visitatore con il suo splendido panorama.

 

A questi link trovate le informazioni sul progetto e sull’anello n. 3:
https://trekking.parcoforestecasentinesi.it/track/anello-3/
https://www.parcoforestecasentinesi.it/sites/default/files/anello%203.pdf 

Foto di Matteo Perini