Foto di Matteo Perini
di Daniele Viciani Botanico e Ricercatore dell’Università di Firenze. Responsabile del progetto La Banca dati floristica del Parco
In questo periodo particolare, #iorestoacasa, ma non con l’immaginazione… quindi mi figuro di poter percorrere sentieri e crinali del nostro amato territorio alla ricerca dei primi fiori, che annunciano il risveglio della natura. Sui prati delle quote più alte, è solitamente il bucaneve (Galanthus nivalis) a spuntare per primo, ma poco dopo anche crochi (Crocus vernus, nome attuale C. neglectus, a fiori viola ed a fiori bianchi) e scille (Scilla bifolia) fanno bella mostra di sé, spesso ancora circondati da lembi innevati. A breve saranno seguiti da anemoni (Anemone nemorosa e poi dal raro Anemone narcissiflorum), dalle orchidee più precoci (es. Dactylorhiza sambucina, a fiori purpurei o gialli) e da estese fioriture della viola di Eugenia (Viola eugeniae). Poco più avanti genzianelle (Gentianella campestris, Gentianopsis ciliata) e genziane (Gentiana verna, G. cruciata) arricchiranno di blu intenso il primo verdeggiare dei prati. Anche dentro i boschi di latifoglie la vita si risveglia, molte piante del sottobosco hanno urgenza: bisogna far presto, fiorire e vegetare prima che le foglie degli alberi spuntino e si distendano, intercettando gran parte della preziosa luce… anche qui crochi e scille, primule (Primula vulgaris) anemoni bianchi e gialli (A. nemorosa, A. ranunculoides), colombine (Corydalis cava, C. solida, C. pumila), moscatelle (Adoxa moschatellina) sfruttano il breve periodo favorevole dove al fertile suolo della foresta può essere abbinata anche una sufficiente illuminazione. Poiché viaggio con la fantasia, sono fortunato, e passando presso luoghi freschi ed umidi del versante romagnolo incontro anche una rara, precocissima e bella pianta del Parco: i campanellini di primavera (Leucojum vernum) dai fiori candidi con le punte gialle. Ora sono soddisfatto della mia passeggiata virtuale, ho visitato luoghi bellissimi, posso continuare col #iorestoacasa con un po’ più di pace ed ottimismo.
Le immagini e gli approfondimenti legati alle specie derivano dal Progetto Dryades del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi.
Il progetto Dryades / Key to Nature
In collaborazione con il Dipartimento di Scienze della Vita dell’Università di Trieste, il Parco ha realizzato una serie di strumenti per l'identificazione della flora del Parco. Ecco come utilizzarla. Provala anche con le piante che trovi nel tuo Giardino!!!
» la NUOVA CHIAVE della Flora del Parco, chiave aggiornata alle ultime conoscenze e con una nuova interfaccia interattiva che facilita notevolmente l'identificazione delle specie;
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