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Salvare la trota mediterranea: gestione dei corsi d’acqua e contrasto alle specie ittiche invasive. Giovedi un incontro al centro visita del parco nazionale delle Foreste casentinesi di Premilcuore


Data pubblicazione:
Data di pubblicazione: 
Lunedì, 13 Novembre, 2017
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La "mediterranea" (Salmo macrostigma) è stata progressivamente soppiantata nelle nostre montagne da trote appartenenti alla specie atlantica immesse a scopo di ripopolamento. Il progetto Life "T.R.O.T.A." ha permesso in questi anni di portare avanti importanti iniziative di conservazione nei bacini idrografici dell’Appennino centrale a carico delle ultime popolazioni native di trota mediterranea, l'unica originaria dell'Italia centro-meridionale. 
Ma l'analisi delle specie legate agli ambienti umidi è stata anche al centro del progetto WetFlyAmphibia, il quale ha affrontato il tema delle minacce determinate dall’alterazione e dalla riduzione di habitat e siti di riproduzione.
Tecnici e amministratori coinvolti nei due progetti europei si incontreranno giovedi 16 a Premilcuore, splendido centro del Parco nazionale appoggiato sulle acque cristelline del fiume Rabbi, per discutere dei risultati ottenuti dai progetti, della gestione delle specie alloctone nei siti Natura 2000, e del ruolo delle aree protette per la conservazione delle zone umide.
Dopo i saluti di Marco Menghetti, sindaco del Comune di Premilcuore, alle 10, apre i lavori Luca Santini, presidente del Parco. Coordina l'incontro Antonio Nicoletti, responsabile nazionale aree protette e biodiversità di Legambiente. L'introduzione è affidata a Diego Mattioli, project manager del Life+ T.R.O.T.A.
A seguire Andrea Splendiani, dell' università politecnica delle Marche, parlerà di "Il progetto Life+ T.R.O.T.A. per la conservazione della trota mediterranea: il contributo della genetica".
Massimo Lorenzoni, dell'università di Perugia, affronterà invece: "Il progetto Life+ T.R.O.T.A. per la conservazione della trota mediterranea: il contributo dell’ecologia".
L'intervento di Alessandro Rossetti, tratterà delle esperienze sul tratto umbro-marchigiano dell'Appennino: "La conservazione degli ecosistemi acquatici nel parco nazionale dei Monti Sibillini”.
Nevio Agostini e Carlo Pedrazzoli - dipendenti dell'area protetta ospitante - contestualizzeranno la tematica nelle progettualità locali: “La gestione della fauna ittica e i progetti di conservazione del parco nazionale delle Foreste casentinesi”.
A seguire Giancarlo Tedaldi, Andrea De Paoli e Loris Casali - del museo di Ecologia di Meldola - svilupperanno un intervento su: “Il progetto T.R.O.T.A. e la salvaguardia delle trote dell’Appennino romagnolo”; Francesca Martini e Sandro Piazzini (coop. Dream Italia) si soffermeranno su “Ricerca e conservazione delle fauna ittica nel versante tirrenico del parco nazionale” e Marcello Miozzo (coop. Dream Italia) illustrerà il lavoro che ha coordinato nell'area protetta tosco-romagnola: “Ripopolamenti ittici e conservazione di anfibi nel Parco: il progetto Life WetFlyAmphibia
Chiuderanno, prima di dare la parola al dibattito, Matteo Tollini e Stefano Esposito (Legambiente/Cooperativa AlterEco) con: “Il centro per la conservazione ex-situ dei Frignoli (Fivizzano, Massa): l'impianto ittiogenico della trota mediterranea e la divulgazione della biodiversità”.
Alle 13 è previsto un light lunch, prima di recarsi in visita, accompagnati dai tecnici e dai volontari coinvolti nella gestione della struttura, all’impianto ittiogenico di Premilcuore.
Per informazioni e iscrizioni si può contattare l'ufficio promozione del parco nazionale Foreste casentinesi, monte Falterona e Campigna:  tel. 0575. 503029 (promozione@parcoforestecasentinesi.it).

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