E' arrivato il grande giorno del Giro d'Italia nel parco nazionale Foreste casentinesi, monte Falterona e Campigna.
Si tratta della dodicesima tappa, in partenza da Siena, che si chiuderà a Bagno di Romagna, località del Parco nazionale, dopo 212 chilometri. E' una frazione appenninica molto impegnativa, che prevede ben quattro gran premi della montagna, per 3.700 metri di dislivello complessivi.
I corridori entreranno nel Parco nazionale, poco dopo le 15, a Papiano (Pratovecchio Stia), dove inizia la salita più dura, quella del passo della Calla. Affronteranno 17 chilometri con pendenze costanti, attraverso le spettacolari faggete vetuste Patrimonio dell'Umanità UNESCO. Giunti al passo, entreranno nella "Romagna toscana" e inizieranno una lunga discesa, attraversando la granducale Campigna e giungendo, dopo 23 chilometri, a Santa Sofia (FC), La "Firenze" sul Bidente. Da lì affronteranno la decisiva salita finale di Sella di Raggio - passo del Carnaio. Resteranno a quel punto meno di dieci chilometri al traguardo di Bagno di Romagna, dove i corridori si contenderanno la vittoria di tappa. A circa tre chilometri e mezzo dall'arrivo inizia un falsopiano che porta alla linea d’arrivo.
Gli appassionati potranno seguire la tappa sia in diretta tv, su Rai Due ed Eurosport, che in diretta streaming su Rai Play, Eurosport Player, Sky Go, Dazn e Discovery+. Tutto il passaggio nel Parco sarà in diretta tv su Rai 2, con telecronaca affidata a Francesco Pancani e Giada Borgato.
"Il Giro quest'anno tocca tre comuni del Parco nazionale, sui due versanti, quello toscano e quello romagnolo: Pratovecchio Stia, Santa Sofia e Bagno di Romagna. Attraverserà le strutturate foreste dell'area protetta nel momento in cui esprimono tutta la debordante energia della primavera. Il ciclismo, con gli sforzi prolungati e i sacrifici che impone, sempre all'interno di un gioco di squadra che è necessario all'ottenimento di qualsiasi risultato importante, incide forse più degli altri sport sulla formazione del carattere. Le biciclette avanzano silenziose, come le foreste nei secoli, e riflettono la necessità sempre più sentita di una mobilità e di uno sviluppo sostenibili. E questa è forse la chiave del successo negli ultimi anni di questo mezzo di allenamento, svago e mobilità, nelle diverse varianti, anche a pedalata assistita elettricamente.
Forte delle funzioni ecosistemiche essenziali che questi territori, Patrimonio dell'Umanità UNESCO e Green list IUCN, svolgono a livello planetario, ma anche più direttamente locale (pensiamo anche solo al gigantesco bacino di acqua purissima di Ridracoli), la tappa rappresenterà in modo compiuto il desiderio di ripartenza dopo i mesi oscuri di inattività e confinamento della pandemia.
La partecipazione richiede uno sforzo economico importante, ma questa occasione garantisce la ribalta internazionale a luoghi e culture che il mondo intero guarda con ammirazione, stimolando curiosità, conoscenza e desiderio di frequentazione. Le Foreste casentinesi sono fatte di natura e di persone, con l'allegria, l'ospitalità e la passione per la bellezza che si riconosce fin nei cortili della case che guardano sull'itinerario della Carovana rosa. Sarà una festa della primavera per tutti, della voglia di mettersi in gioco, impegnarsi e ricominciare". Luca Santini, presidente del parco nazionale Foreste casentinesi, monte Falterona e Campigna.