Il suggello Unesco ("Patrimonio dell'Umanità") al parco nazionale delle Foreste casentinesi è stato sancito durante la 41° sessione della Commissione per il World Heritage, riunita a Cracovia il 7 luglio. L’approccio usato è stato quello di scegliere i siti migliori (“best of the best”) per importanza ecologica e conservazionistica, garantiti dai migliori livelli di protezione.
Si tratta del primo riconoscimento nella storia al patrimonio ecologico italiano.
L'imprimatur riguarda una ampia "buffer area" di 6.936 ettari e il nucleo invalicabile (in quanto riserva naturale integrale) di Sasso Fratino, di 784 ettari. Tra le prime di particolare interesse sono le riserve biogenetiche, all’interno delle quali è possibile trovare faggete vetuste di valore pari a quelle presenti nella zona preclusa all'accesso.
Sono coinvolti dall'inclusione nella World Heritage List (“Primeval Beech Forests of the Carpathians and Other Regions of Europe”) i territori protetti nei comuni di San Godenzo - in provincia di Firenze -, Bagno di Romagna e di Santa Sofia - in provincia di Forlì-Cesena - e di Poppi, Pratovecchio e Bibbiena, in provincia di Arezzo.
"L'Ente si è assunto la responsabilità, in sinergia e con il supporto del ministero dell'Ambiente, e in collaborazione con le altre aree naturali coinvolte, di tutte le procedure per il raggiungimento di questo traguardo. Il riconoscimento premia due anni di impegno e rappresenterà nei prossimi anni un fortissimo elemento di richiamo turistico." Luca Santini, presidente del Parco nazionale.