La storia
"Non fu creata in un attimo, nè uscì perfetta come Minerva dalla testa di Giove, ma è frutto del lavoro paziente, intelligente, appassionato di tutta una schiera di allevatori che da circa mezzo secolo le hanno prodigato le loro cure ......" con queste parole Dino Sbrozzi descrive nel 1930 la razza gentile romagnola. Con mirabile sapienza Alberto Silvestri nel 1975 ne narra la sua splendida storia. Figlia delle terre della Cina (razza delle steppe), si è inserita prima in Mongolia e poi nell'Est Europeo fino a raggiungere le terre di Romagna. Nel 1876 a Lyon vengono pesati otto buoi, il più pesante è 801 kg. il più "leggero" 700. A Parigi, all'esposizione mondiale del 1900, ottiene la sua consacrazione ufficiale, attribuitagli per l'elevato valore zootecnico. È stata fonte di ispirazione di tanti artisti, tra cui spiccano Pascoli, Carducci, Guerra, Spallicci e Marchini. Ma fortunatamente la storia continua, ed oggi nei Comuni del Parco viene ancora allevata al pascolo, per garantire al consumatore, una qualità superiore.
Area di attuale produzione nel Parco
Bagno di Romagna, Portico-San Benedetto, Premilcuore, San Godenzo, Santa Sofia, Tredozio.
Descrizione
La Romagnola ha un mantello grigio chiaro tendente al bianco, e presenta un notevole sviluppo muscolare in particolare degli arti anteriori. Ha corna nere o nere in punta e bianco giallognole alla base, lunghe e ben conformate; a mezza luna nei tori, a lira nelle vacche.
La stagionalità del prodotto
Tutto l'anno.