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Molto più di un simbolo di natura selvaggia
 
L’Aquila reale è senza dubbio il rapace più celebrato dalla nostra cultura, emblema di potenza e magnificenza è uno degli animali più rappresentativi della natura selvaggia. Il grande rapace ama luoghi aperti per la caccia e pareti rocciose per la nidificazione e quindi i paesaggi del Parco delle Foreste Casentinesi non sarebbero apparentemente luoghi ideali. Nonostante ciò la specie ha una presenza costante da diversi decenni e probabilmente, come già successo per il lupo, anche quando era considerato nocivo e cacciato in modo spietato, le selvagge Foreste Casentinesi hanno rappresentato un luogo di rifugio mai abbandonato. Grazie all’istituzione dell’Ente Parco, dal 1993 i monitoraggi sono partiti in modo standardizzato e la presenza di una coppia è stata sempre documentata. Per maggiori informazioni rimandiamo al nostra pagina sul webgis del Parco.
Ma le vere e importanti novità che danno valore anche all’azione di conservazione intrapresa sono avvenute negli ultimi 4 anni. Nel 2016 è stata infatti documentata una straordinaria nidificazione su un grande abete di 35 metri d’altezza della coppia di aquile del Parco, proprio all’interno della Riserva di Sasso Fratino. Nidificazione che ha portato all’involo di due aquilotti.
La presenza di due giovani è un fatto straordinario per il nostro territorio, accaduto una sola volta documentata negli ultimi 20 anni che si somma alla rarità assoluta di nidi su albero in tutto l’Appennino. Nel 2017 (vedi articolo su Pietro Vicchi) viene documentata la presenza di una seconda coppia di Aquile sempre nel versante romagnolo delle Foreste Casentinesi. Nel 2019 le coppie diventano tre con presenza e riproduzione documentate nell’area nord del Parco e poi pochi mesi fa, prima del “lockdown”, abbiamo potuto accertare la presenza di una quarta coppia sempre nella porzione settentrionale del Parco.
Infine, per rendere ancora più straordinaria questa storia naturale, dal 2017 è apparsa nei cieli del Parco "Gaia", una giovane aquila ferita da un bracconiere nelle montagne delle Marche e liberta dal WWF locale. Dopo numerose esplorazioni è giunta a risiedere principalmente nel territorio del Parco nazionale (La storia è già stata raccontata in una nostra news). 
Siamo agli inizi di maggio e la nostra speranza è che almeno una o più coppie sia alle prese con le cure parentali di giovani da poco nati e in attesa di diventare a loro volta i padroni del cielo nel Parco nazionale delle Foreste Casentinesi
 
A Gaia, alle Aquile del Parco, ai temi legati alla conservazione e soprattutto alla minaccia di questa specie legata al potenziale pericolo di un Parco Eolico progettato proprio ai confini del Parco Nazionale è dedicato un dibattito pubblico online mercoledì 6 maggio alle ore 21. Per accedere alla diretta limitata a 100 posti occorre usare il link messo a disposizione la mattina del giorno 6 sul profilo facebook del Comitato Crinali Liberi. Per chiarimenti e informazioni crinaliliberi@gmail.com.
L’intero dibattito verrà trasmesso e conservato sul canale youtube del comitato