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Feste a misura di paesaggio

Un nuovo anno denso di appuntamenti per il progetto promosso dall’Unione dei Comuni Montani del Casentino e dal Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi con il riconoscimento e la collaborazione di Slow Food Toscana e Emilia Romagna.

Da un paese all’altro, in un ideale passaggio di testimone tra le diverse vallate dell’Appennino Tosco Romagnolo, si è avviato il nuovo calendario delle festesagge 2024/25.

Il progetto Festasaggia, sperimentato da alcuni anni dall’Ecomuseo del Casentino – Unione dei Comuni Montani del Casentino, nella prima Valle dell’Arno, ricordiamo che ha allargato il suo areale, dal 2015, a tutti i comuni del Par­co Nazionale delle Foreste Casentinesi nell’ambito del progetto Oltre­terra, iniziativa locale interna a “L’Appennino che verrà - Stati Generali delle Comunità degli Appennini”.

Altro soggetto irrinunciabile per la riuscita dell’iniziativa è Slow Food nelle sue articolazioni regionali Toscana e Emilia Romagna e nelle diverse condotte presenti sui territori che affiancano, sostengono e monitorano le diverse manifestazioni nei loro percorsi di qualificazione.

Il progetto, vale la pena ricordarlo, ha come finalità princi­pale quella di supportare un percorso di qualificazione, valorizzazione e promozione delle feste paesane, concepite quali importanti momenti di socializzazione e di accoglienza, stimolando atteggiamenti di sensi­bilità ecologica e di riscoperta e salvaguardia dei valori e dei prodotti del territorio. In particolare sono promosse e sostenute le iniziative che privilegiano i seguenti aspetti:

• Valorizzazione del patrimonio culturale locale.

• Utilizzo di prodotti del territorio e celebrazione di piatti tipici locali.

• Modalità virtuose di riduzione, riciclo e smaltimento dei rifiuti.

Un riconoscimento alle associazioni virtuose, quindi, e nel contempo un processo partecipato che impegna i vari aderenti verso sempre nuovi obiettivi di qualità.

 

Tra gli altri obiettivi del progetto:

• Valorizzare e qualificare il lavoro del volontariato riscoprendo al contempo il senso comunitario della festa ed il valore dell’accoglienza.

• Realizzare azioni di promozione coordinata delle feste al fine di migliorarne la riconoscibilità e guidare i fruitori.

• Promuovere momenti di scambio e confronto tra le varie manifestazioni (intorno a piatti, prodotti e sapienze).

• Stimolare patti ed accordi tra i produttori locali e le feste per la conoscenza e la promozione della produzione locale (piccoli produttori, coltivazioni biologiche...)

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