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Vivi il Parco nella stagione invernale

L’inverno sembra la stagione in cui la natura si ferma e tutto resta in sospeso in attesa dell’imminente primavera, tuttavia quando la neve ricopre il territorio del Parco Nazionale dona al suo paesaggio colori e sfumature introvabili in altre stagioni. Il bianco esalta e diffonde la luce con un’intensità assente nel resto dell’anno, e l’aria tersa e cristallina delle gelide mattine invernali permette all’osservatore, che si trova sul crinale principale del Parco, di spaziare con lo sguardo dalle cime della catena alpina fino alle montagne dell’Appennino centrale. Non di rado i venti ricchi di umidità si raffreddano sul crinale e le nebbie che trasportano si trasformano in galaverna, che ricopre il paesaggio di cristalli di ghiaccio immergendo l’escursionista in un paesaggio incantato.

È una calma apparente quella che avvolge il Parco durante l’inverno: gli alberi, anche se spogli, sembrano respirare sotto il vento leggero, il picchio nero nelle abetine e faggete picchietta incessantemente i tronchi degli alberi morti alla ricerca del cibo, le cince lanciano i loro inconfondibili richiami e il regolo ci accompagna con il suo acuto cinguettio. Con un po’ di fortuna e un occhio attento sarà inoltre possibile scorgere le tracce sulla neve di molti degli abitanti del bosco, fra cui il lupo.

Per l’escursionista è sufficiente indossare gli scarponi e, quando l’innevamento lo rende necessario, un paio di ciaspole per inoltrarsi lungo i sentieri del Parco Nazionale e scoprire il territorio nella sua veste invernale. Uno strumento fondamentale per pianificare al meglio la giornata è la carta escursionistica (oppure l’app PNFC Trekking Map), senza dimenticare che le guide abilitate organizzano in questo periodo numerose escursioni guidate e ciaspolate, riportate sul sito del Parco, nel calendario eventi.

 

Foto di Andrea Bonavita