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Una ricerca dedicata alle libellule presenti nell'area protetta

Nell’estate 2016 la Società italiana per lo Studio e la Conservazione delle Libellule – Odonata.it ha intrapreso uno studio per censire le specie di libellule presenti all’interno del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna. I dati bibliografici sulla presenza di questi insetti all’interno dei confini del Parco risultano limitati e riferiti a alcune campagne di campionamento svolte dagli anni ‘40 fino a ricerche più recenti condotte da Terzani e Fabbri (2012) che riportano 33 specie. Dai dati raccolti in questa prima campagna del 2016 sono state rilevate 31 specie in 49 stazioni di campionamento. Complessivamente dai dati 2016 e bibliografici risultano note 36 specie per il Parco, poco più di un terzo delle 93 specie italiane. Durante il primo anno di indagini si è data preferenza agli ambienti con acque lentiche, essendo questi più scarsi nell’area ma ospitanti generalmente un maggior contingente di specie. La stazione rivelatasi più ricca in numero di specie è il Laghetto del Giardino Botanico di Valbonella (a Corniolo) con 15 specie. È un bacino artificiale alimentato da ruscello e con un ruscello emissario nel quale sono insediate alcune specie che prediligono acque lotiche e per questo motivo le libellule risultano essere più numerose.

28 sono le specie confermate dai dati bibliografici e 5 sono quelle non rinvenute. Le entità non ritrovate sono tutte specie di acque ferme e il loro mancato rilevamento nel 2016 non significa che non siano presenti. Per alcune come Chalcolestes viridis (Verdina maggiore) potrebbe essere dovuto a rilievi effettuati in periodi anticipati rispetto alla fenologia immaginale, per altre potrebbe essere dovuto solo al motivo che sono presenti con un basso numero di individui.

Nell’indagine 2016 risultano inedite 3 specie per il Parco Nazionale: Lestes barbarus (Verdina barbara), Ceriagrion tenellum (Scintilla zamperosse) e Orthetrum albistylum (Frecciazzurra puntabianca), specie anch’esse legate alle acque stagnanti o debolmente correnti come per Scintilla zamperosse.

Quest’anno, con l’inizio della bella stagione, partirà la seconda campagna di censimento che andrà ad indagare nuove zone del Parco non investigate nel 2016 e a rivisitare i siti in periodi diversi per avere un quadro più completo possibile sulla presenza di questi insetti legati all’acqua. Particolare attenzione sarà prestata nella ricerca della Damigella di Mercurio (Coenagrion mercuriale), specie protetta a livello europeo, legata a piccoli corsi d’acqua e non ancora segnalata all’interno dell’area protetta. Durante il mese di luglio sarà poi organizzato un campo estivo dedicato alle libellule, come accaduto nell’anno passato, aperto a tutti gli appassionati di questi saettanti insetti. Guidati da esperti dell’associazione Odonata.it si potranno visitare le zone umide del Parco, individuare le libellule e fotografarle nel pieno della loro attività.

Per informazioni sul campo estivo scrivere a info@odonata.it.