Volontariato, che bella parola... La Treccani la definisce: “Attività di aiuto e servizio resa da individui o gruppi di persone in modo del tutto libero, senza aspettare in cambio alcun compenso finanziario”!
Ma far parte di un turno del Parco nazionale è molto, ma molto, di più. L’esperienza che si vive è di quelle che difficilmente si dimenticano, che ti rimangono nel cuore.
Si lavora per il Parco e nel Parco, per farlo vivere a 360°, adoperandosi per la salvaguardia delle meravigliose foreste secolari, monitorando la fauna, ripulendo e controllando i sentieri, rilasciando specie autoctone in pericolo di estinzione, a stretto contatto con veterinari, ricercatori, forestali e piccole realtà imprenditoriali che hanno deciso di riprendere e far continuare le tradizioni locali.
La vita qui scorre lenta e rilassata, in sintonia con ciò che ci circonda, dimenticando gli orologi, i telefoni e tutto ciò che ci causa stress, con le serate davanti al fuoco di un camino a raccontare storie e condividere cene vere, fatte di sapori e profumi dimenticati.
Le amicizie e i legami che si instaurano non hanno prezzo!