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L’acqua, i torrenti e le aree umide sono da tempo uno dei principali campi d’azione del Parco Nazionale, per varie ragioni, rese ancora più attuali in epoca di cambiamenti climatici e di crisi idrica. Parliamo infatti di ambienti tra i più delicati, con alta sensibilità ai disturbi antropici e caratterizzati da forte dinamicità evolutiva. Ambienti che possiamo definire veri “hotspot” di biodiversità, visto l’elevato numero di specie floristiche e faunistiche, tra cui gli anfibi, che è possibile trovare in aree tutto sommato di modesta estensione per il contesto appenninico in cui si trova l’area protetta.

All’estremo opposto troviamo aree ruderali, margini forestali, ambienti rocciosi e di transizione, ovvero habitat spesso estremamente trascurati, pur essendo rilevanti per la fauna minore e per numerosi gruppi faunistici, tra cui i rettili.

In questo contesto un atlante degli anfibi e dei rettili del Parco non rappresenta solo una collezione di mappe, un elenco sterile di specie rilevate su un territorio o una semplice fotografia della sua biodiversità, ma rappresenta, per un Parco Nazionale che ha investito fin dalla sua istituzione in attività di ricerca e di monitoraggio, un importante punto di arrivo. Ma non solo, questo volume è anche il risultato del lavoro del personale e dei ricercatori che hanno percorso in lungo e in largo l’area di studio, con interesse, spinti da passione prim’ancora che da motivi professionali, cercando di raggiungere obiettivi sempre più ambiziosi.

La ricerca e i monitoraggi, come noto, rappresentano una base imprescindibile per impostare concrete politiche gestionali del territorio, i cui orientamenti devono giocoforza tener conto delle informazioni di dettaglio che  in questa pubblicazione sono riportate in forma didattica, divulgativa ed aperta a tutti. Infatti, senza la conoscenza del territorio di cui oggi il Parco Nazionale dispone, difficilmente si sarebbero potute avviare specifiche azioni di conservazione, presentare progetti europei, creare lavoro qualificato e occasioni professionali.

Questo atlante, nonostante sia un lavoro più che decennale, deve pertanto essere inteso e interpretato come un punto di partenza, una base per impostare priorità, linee guida e obiettivi per i prossimi 10 anni, in un territorio prezioso come quello del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna.

Il volume è stato realizzato in occasione del trentennale dell'area protetta e fa parte della collana degli atlanti naturalistici del Parco di cui già piubblicati il volume dedicato agli uccelli e quello dedicato alle orchidee. Sarà presto disponibile presso le strutture informative del Parco al costo di € 20,00.