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cammino san vicinio

Tra natura e storia nella Terra del Santo taumaturgo

La penisola italiana è attraversata da una rete di cammini religiosi, naturalistici e spirituali che conta decine di migliaia di chilometri, per promuoverli il Ministro dei Beni Culturali ha proclamato il 2016 come l’Anno Nazionale dei Cammini, con l’intento di unire tutti i soggetti interessati alla promozione e valorizzazione di questi percorsi.
Tra questi il Cammino di San Vicinio offre un insieme di sensazioni, un collegamento fra il passato e il presente, non solo per i moderni pellegrini religiosi, ma anche per gli escursionisti. Un percorso tra natura, storia e fede, che abbina la scoperta di nuove vie maestre alla ricerca della spiritualità più profonda.
È dedicato a San Vicinio da Sarsina, personaggio carismatico, Vescovo e Protettore dei sarsinati, vissuto tra il IV-V secolo d.C., che ancora oggi le genti che abitano le cime più alte e le colline fra Toscana, Emilia-Romagna e Marche, venerano come santo taumaturgo-guaritore, liberatore dal Maligno. San Vicinio probabilmente era originario della Liguria e giunse a Sarsina poco prima delle grandi persecuzioni di Diocleziano e Massimiano.
Il Cammino si sviluppa con un percorso ad anello, con partenza ed arrivo a Sarsina ed è stato realizzato nell’ambito delle celebrazioni per i primi Mille anni della Basilica ConCattedrale di Sarsina, in collaborazione con la Comunità Montana dell’Appennino Cesenate e il Comitato nazionale per il Millenario della Basilica stessa.
Si sviluppa per oltre 320 chilometri, in 14 tappe, 2 deviazioni e 6 collegamenti e attraversa alcuni degli ambienti naturali più importanti d’Italia come le Foreste Casentinesi, oggi Parco Nazionale.
E’ un percorso adatto a tutti che non manca di riportare alla luce patrimoni di bellezza insuperabile. Ancora oggi infatti sono rintracciabili su questi territori frammenti e memorie di quegli itinerari che fondano la storia di queste terre: borghi antichi e poco battuti, basiliche imponenti, ma anche piccole chiese di campagna, maestà, santuari ed eremi nascosti.
Un lavoro certosino di posizionamento della segnaletica verticale e orizzontale posta lungo tutto il tracciato, e una guida come strumento di lettura del percorso, hanno consegnato al pubblico una nuova sentieristica che da Cesena risale la Valle del Savio sfociando nei confini tra Romagna e Toscana.
 Il tratto compreso nel Parco si sviluppa in 3 tappe (2-3-4), per circa 46 km e attraversa le foreste più belle dell’Appennino, dove è possibile visitare in raccoglimento grandi centri della spiritualità cristiana, come il Santuario della Verna, il Monastero e l’Eremo di Camaldoli.
Una peregrinatio dedicata alla fede, ma anche un viaggio culturale, per conoscere le tradizioni secolari delle popolazioni Italiche di origine Umbro – Etrusca.

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