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Non toccarmi! Non prendermi!

Non sono abbandonato... la mia mamma è nelle vicinanze.

Sta iniziando la stagione delle nascite dei cuccioli di diverse specie animali del Parco. Si raccomanda di non toccare e non prendere cuccioli che dovessero apparire abbandonati.

Con l'approssimarsi della primavera il Parco ritiene necessario rinnovare l'appello a non toccare e/o spostare cuccioli di animali selvatici trovati nei boschi. Le mamme, con ogni probabilità, sono nei paraggi, intente a procacciare il cibo per i piccoli.
E' bene sapere che il pericolo per questi animali, non deriva tanto dalla presenza di predatori naturali quanto da alcune azioni umane, che possono essere altrettanto dannose. La condotta più corretta è quella di allontanarsi nel più breve tempo possibile per permettere alla madre di tornare dal proprio piccolo e portarlo al sicuro in un altro luogo.

I cuccioli di capriolo, cervo, daino, lepre o di altri animali in generale, se non si trovano in situazioni di evidente pericolo, devono essere lasciati dove sono: l’assenza della madre corrisponde al normale comportamento della specie. Molte specie di mammiferi, infatti, si allontanano dalla prole per buona parte del giorno e della notte ed il cucciolo resta immobile per mimetizzarsi nell’erba o nel fogliame. Nella maggior parte dei casi un mammifero apparentemente orfano ha un genitore che se ne prende cura ed ha più probabilità di sopravvivere se viene lasciato solo. Bisogna evitare anche di toccarlo, perché l’odore dell’uomo può essere causa di stress per i genitori al momento del loro ritorno e può spingerli ad abbandonare veramente la prole. Lo stesso dicasi per certi pulli di uccelli, che escono dal nido ancora con un aspetto giovanile ed in caso di pericolo adottano la tecnica di acquattarsi immobili nell’erba. Si tratta in questo caso di uccelli cosiddetti precoci o nidifughi, che lasciano il nido dopo poche ore dalla schiusa delle uova.

Gli animali che vengono prelevati devono essere svezzati all’interno di strutture specializzate e una volta raggiunta l’età adulta, non saranno più in grado di integrarsi tra i propri simili e saranno costretti a vivere in cattività.

Se si pensa che i cuccioli siano in reale pericolo si raccomanda di prendere nota della posizione, allontanarsi e chiamare i numeri 1515 (Corpo Forestale dello Stato) o 0575. 503038 (Ufficio Pianificazione dell'Ente Parco).

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Foto: Graziano Capaccioli