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Un nucleo cinofilo antiveleno nel Parco
Pluto è il primo cane che ne farà parte

Per fronteggiare l'emergenza dell'avvelenamento della fauna selvatica il Corpo Forestale dello Stato nell'ambito del progetto Life Pluto, ha costituito 6 nuclei cinofili antiveleno dislocati sul territorio nazionale.
Lo scopo del progetto e dei nuclei cinofili è quello della ricerca di bocconi avvelenati e sostanze tossiche utilizzate per la preparazione di esche. I nuclei saranno localizzati prevalentemente in aree ritenute maggiormente critiche e di rilevanza naturalistica ed ambientale e dove sono presenti specie faunistiche minacciate come grandi carnivori (lupo) e rapaci (aquila). puma.jpg
Nel Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi il nucleo cinofilo avrà sede presso il Comando Stazione CTA-CFS di la Verna- Vallesanta. Attualmente il conduttore Nicola, agente del CTA-CFS, affiancato da altri due agenti, svolgerà la sua attività con Puma, pastore belga Malinois, in attesa dell'arrivo di un altro cane, un labrador, nei prossimi mesi.
I cani sono addestrati alla ricerca delle esche avvelenate secondo tecniche e procedure messe a punto in Andalusia (Spagna) dove il fenomeno è particolarmente rilevante e pertanto è stata acquisita una notevole esperienza. Il nucleo effettuerà ogni due settimane ispezioni preventive in località storicamente colpite dal fenomeno o dove richiesto dai colleghi forestali e enti interessati. In caso di rilevamento di animali deceduti per avvelenamento o di esche, il nucleo (NCA) andrà a monitorare immediatamente i territori per ricercare altre esche e bonificare l'area interessata.
I cani sono addestrati al riconoscimento e individuazione di differenti sostanze tossiche. Inoltre i cani sono addestrati all'individuazione di carcasse di animali deceduti e magari utilizzati come esca, sia domestici che selvatici.
Lo scopo del progetto è anche quello di informare correttamente la popolazione e di indurre ad una remissione del fenomeno, che può colpire non solo la fauna selvatica ma anche quella domestica. La presenza di questa unità sarà pertanto un valido ausilio non solo per gli enti che si occupano di contrastare i fenomeni di mortalità illegale della fauna, ma anche un servizio utile alle popolazioni che vivono in questi territori.